Demolizione di edifici per la valorizzazione panoramica del versante est
Demolizione di alcuni edifici, abbandonati a seguito di dissesto idrogeologico in conseguenza dell’alluvione del 1994. Il loro abbattimento consentirebbe una riqualificazione dei suggestivi scorci panoramici, valorizzando anche le chiese di S. Antonio e S. Vittore.
La storia
Nel corso degli anni passati è stata sviluppata dall’Amministrazione e dalla Comunità una strategia di riqualificazione territoriale, urbana e di dettaglio, dalla rigenerazione delle colture (noccioleti) alla valorizzazione dell’arredo urbano, alla riqualificazione degli edifici privati e pubblici. Tali intenti sono mortificati tuttavia dalla presenza, nelle aree più periferiche del concentrico, di alcuni edifici, di recente costruzione e di dubbia qualità architettonica, abbandonati da anni in conseguenza di un dissesto idrogeologico evolutosi in conseguenza dell’evento alluvionale dell’autunno 1994.
Gli edifici oggetto dell’intervento si trovano sul tracciato storico che univa il territorio di Perletto con quello di S. Giorgio Scarampi (AT) e sono caratterizzati dalla presenza di essenze allogene di alto fusto. La valle a est dell’abitato di Perletto, incisa dal torrente Tatorba, è caratterizzata da strade e visuali di sensibile importanza, con monumenti e scorci suggestivi, che nonostante la fragilità geomorfologica, vengono accuditi e custoditi gelosamente dal lavoro agrario dell’uomo. Per questo motivo l’Amministrazione intende procedere con interventi di demolizione degli edifici che deturpano il paesaggio, riportando il territorio che li circonda all’antica bellezza.
L'idea
La scelta di intervento è stata dettata da un insieme di elementi di forza, tra i quali sono da sottolineare l’avvenuta acquisizione alla proprietà comunale, a seguito del citato dissesto idrogeologico tutt’ora in atto, e l’evidente occasione di valorizzare il portato degli oggetti della memoria e del costruito storico per una maggior valorizzazione. Non da ultimi, il ripristino della suggestione creata dal percorso di accesso al concentrico dalla Cappella di S. Antonino Martire e un incremento di valore del versante dal punto di vista paesaggistico, funzionale e di sicurezza.
L'impatto
Il sito su cui si va ad intervenire costituisce collegamento visivo delle molteplici nature dell’Alta Langa: nell’intento del progetto vi è anche la volontà di far riaffiorare, valorizzandoli, quegli elementi più profondi della memoria storica che attualmente sono sempre meno compresi e che al contrario possono rivelarsi più agevolmente attraverso la soluzione di esigenze funzionali. Emerge pertanto quale necessità prioritaria il bisogno di creare le condizioni affinché il fruitore, cittadino o turista che sia, possa riappropriarsi del luogo, elemento determinante nell’innalzamento della qualità della vita.
CuriositĂ
L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di ottenere un deciso miglioramento dell’impatto paesaggistico del sito, con la conversione delle aree degradate al recupero di cultivar storiche, migliorando la qualità e conseguentemente il valore inteso in senso generale, del versante e della borgata, estendendo il circolo virtuoso di interventi, pubblici e privati, già innescato nell’annucleamento storico con gli interventi degli anni passati, alla fascia territoriale circostante fortemente caratterizzante, in ragione della natura geomorfologica del sito, l’impatto della borgata.