Demolizione del fabbricato pericolante della ex palestra comunale
Il fabbricato oggetto della demolizione è sito nell’ambito del centro storico limitrofo ad una delle sedi comunali della sede distaccata dell’Istituto Piera Cillario Ferrero che ospita a Neive ogni anno (Patrimonio UNESCO). Fu costruito all’inizio degli anni 70 e sorge in adiacenza allo storico fabbricato sede del Municipio (risalente al XVII sec.), dal quale si differenzia per qualità estetico artistiche e per tipologia costruttiva. Si prevede la demolizione e il ripristino dell’area a verde.
INIZIO LAVORI
DEMOLIZIONE
FINE LAVORI
INAUGURAZIONE
la storia
Il fabbricato oggetto della demolizione è sito nell’ambito del centro storico (Patrimonio UNESCO). Fu costruito all’inizio degli anni ’70 e sorge in adiacenza allo storico fabbricato sede del Municipio (risalente al XVII sec.), dal quale si differenzia per qualitĂ estetico artistiche e per tipologia costruttiva. Nel corso degli anni l’edificio ha subito un lento ma graduale deterioramento strutturale a causa delle scelte progettuali e costruttive utilizzate: la tipologia strutturale, infatti, è caratterizzata da plinti in opera, pilastri dalla sezione esigua ed eccessivamente “snelli”, sui quali appoggia un solaio in travetti prefabbricati su doppia campata, la piĂą lunga delle quali ha una luce di oltre 12 metri. Questa scelta progettuale ha comportato l’accentuarsi di alcuni difetti di verticalitĂ delle strutture portanti verticali, un cedimento della pavimentazione, aggravata oltremodo da un inadeguato probabile sostegno fondazionale.
La snellezza limite dei pilastri risulta inferire a quella minima di calcolo ed inoltre non risultano rispettati i requisiti minimi previsti dall’attuale normativa vigente (D.M. 14/01/2008) per l’armatura longitudinale e staffatura esistente. Alcuni pilastri, infine, non soddisfano i requisiti minimi di armatura previsti dalle norme vigenti, risultano instabili e neppure soddisfano i criteri di resistenza a pressoflessione se sottoposti all’azione dinamica dovuta al fenomeno sismico.
Tale situazione ha causato il sorgere di numerose e significative lesioni strutturali delle murature perimetrali, che appoggiano in parte sull’antico storico muro del ricetto risalente al XVII sec., pregiudicandone la stabilitĂ statica e compromettendone la funzionalitĂ . La natura dei dissesti in continuo peggioramento, insieme alla scarsa funzionalitĂ dell’edificio, ne impediscono di fatto un intervento conservativo. L’edificio, inoltre, non presenta nessuna connotazione o caratterizzazione tipologica degna di conservazione, trattandosi di una tipologia risalente, appunto agli inizi degli ’70.
l'idea
L’idea del progetto di demolizione nasce come prima ed indispensabile tappa per concretizzare la volontà dell’Amministrazione comunale di procedere alla realizzazione di un nuovo fabbricato maggiormente consono ad ospitare le attività sportive e ricreative a beneficio di tutta la cittadinanza e dei numerosi utenti provenienti dai paesi limitrofi, nonché della vicina scuola professionale di “Arte Bianca”, attualmente sprovvista di locali adatti allo svolgimento delle attività motorie da parte dei numerosi studenti dei diversi anni di corso.
l'impatto
La demolizione del fabbricato consentirebbe di raggiungere diversi obiettivi; innanzitutto consentirebbe la messa in sicurezza della pregevole muratura del ricetto del centro storico e permetterebbe l’eliminazione di un fabbricato in contrasto con la tipologia costruttiva dei fabbricati ad esso adiacenti, dal notevole valore artistico monumentale. Ancora, la demolizione del pericolante e fatiscente fabbricato consentirebbe di svincolare la struttura dell’adiacente e collegato fabbricato sede del Municipio, consentendo pertanto un miglioramento della situazione statica del corpo di fabbrica dal punto di vista sismico.
Infine, gli spazi che verrebbero a crearsi, permetterebbero la realizzazione di un percorso pedonale di accesso diretto al centro storico dalla cosiddetta “circonvallazione”, consentendo di ridurre ed agevolare il percorso dei numerosi turisti che ormai costantemente fanno visita all’apprezzato comune di Neive.