Un progetto green per la facciata della scuola di Madonna dell’Olmo
Il progetto, sotto la direzione artistica di Art.ur, prevede che i ragazzi delle classi seconde e terze della scuola Media di Madonna dell’Olmo portino avanti un lavoro di ricerca transdisciplinare sulla sostenibilità ambientale a dialogo con un artista di primaria importanza. L’obiettivo è la mitigazione delle facciate prospicienti strada della scuola di Madonna dell’Olmo.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ
INIZIO LAVORI
FINE LAVORI
LA STORIA
La ricerca in merito alla storia dell’edificazione e alla datazione della Scuola Media di Madonna dell’Olmo è stata svolta con il contributo dei ragazzi, delle loro famiglie, della Parrocchia e del Comune di Cuneo e coordinata dalle insegnanti di Arte e immagine e da Art.ur. Sono state individuate immagini fotografiche, memorie storiche e racconti degli abitanti della frazione. Il contest “Cosa c’era prima della tua scuola?” è piaciuto molto ai ragazzi che si sono confrontati, specie con i loro nonni e hanno realizzato delle presentazioni ricche di informazioni e immagini che sono state poi condivise con i compagni. Ciò che si è compreso è che fino ai primi anni del ‘900 era presente in quella zona solo Villa Tornaforte e il Santuario di Madonna dell’Olmo.
Quest’ultimo venne realizzato come primo nucleo nel ‘500, a seguito di un miracolo avvenuto intorno nel 1593 quando un pastorello sordomuto, avvicinatosi ad un pilone votivo immerso tra le vigne, venne miracolato dall’apparizione della Madonna riconquistando udito e parola. Da quel momento il pilone e l’area circostante, diventano meta di pellegrinaggio e diviene urgente la necessità di costruire un Santuario capace di ospitare i numerosi pellegrini. Sino a fine ‘800 intorno al Santuario si possono vedere solo campi coltivati a cereali e fagioli, segnati solo dalla presenza di alcuni cascinali, situazione confermata da molti anziani famigliari degli studenti.
Il primo nucleo della Scuola viene realizzato agli inizi del’900 come edificio per le Scuole elementari, solitario e immerso nella campagna coltivata a cereali e fagioli. Una piccola scuola per una frazione che cominciava a crescere.
Questa sezione, conservata per la facciata originaria che si affaccia su via della Battaglia, è stata avvolta ed inglobata nella parte est, nord e ovest in un edificio che aumentava abbondantemente la superficie della scuola. Un edificio molto poco attraente, rigoroso e di grandi dimensioni che venne inaugurato nel 1969. Negli anni ’70 infine venne realizzata la Palestra. Un blocco monolitico e cieco che ha un grande impatto sul cortile della scuola e sulla via che percorre la frazione e che ne rappresenta il centro.
L'idea
L’edificio scolastico ed il cortile prospiciente hanno un impatto molto forte, dal punto di vista estetico e non solo, sull’immagine della frazione e sulla vita degli studenti e delle loro famiglie. Per questo il Comune, Art.ur e la Scuola, hanno pensato di cogliere l’occasione per poterne cambiare l’immagine e la prospettiva. Per modificarne l’aspetto e l’impatto, per rendere più gradevole, identitario e attraente un edificio che viene riconosciuto come poco adeguato e ostico dagli abitanti e dagli studenti.
La volontà di lavorare in maniera partecipata sui temi green è scaturita dalle aspirazioni del Comune, degli studenti, della Dirigente, degli insegnanti e di Art.ur. L’I.C. Cuneo Oltrestura è il primo della Provincia ad essere entrata nella rete delle scuole green italiane (https://www.retescuolegreen.it/).
L'impatto
La volontà è quella di valorizzare un luogo che meriterebbe di assumere una funzione di immagine di presentazione e di accoglienza, conferendogli un aspetto gradevole attraverso una ricerca collettiva di “bellezza” sia nei contenuti, che nella forma e nella condivisone del processo. L’idea è quindi quella di unire l’arte di grande qualità e la tecnologia alla sostenibilità e alla rigenerazione urbana, coinvolgendo la comunità degli studenti e delle loro famiglie con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del quartiere attraverso:
- un progetto ed un processo che siano capaci di fare confrontare i ragazzi su particolari tematiche ambientali, in maniera transdisciplinare, attraverso ad un contributo dei propri insegnanti
- una scelta curatoriale che si occupi di indagare la sostenibilità ambientale ed il contributo di un artista di grande fama e qualità che sappia declinare le aspettative della comunità, con la propria ricerca artistica e con tecniche innovative
- una nuova tecnologia che sappia coniugare la sensibilità artistica con l’efficacia di nuovi materiali nella purificazione dell’ambiente circostante
- un primo progetto artistico di grande appeal, capace di richiamare uno dei più grandi street artist italiani e capace di diventare una best practice da imitare sul nostro territorio